Carissimi, con l'avvicinarsi delle festività natalizie è inevitabile pensare immediatamente ai frutti di mare: 'O pesce va car e a’ carne se jetta recita un antico detto napoletano, vero ed è per questo che i prodotti marittimi sono così richiesti e pregiati. In tutta Italia è tradizione consumare pesce e frutti di mare durante la sera delle vigilie, ci si mantiene leggeri nell'attesa della festività principale eppure, a differenza di altri piatti tipici natalizi, essi vengono consumati largamente durante l'anno, in particolare per eventi e celebrazioni di prestigio. Millenario è il loro consumo in Italia che ha la fortuna di essere bagnata da tre mari ricchi di molluschi e crostacei diversi tra loro e diverse sono le ricette regionali di questo particolare prodotto.
Pur essendo delicati al palato, sono l'ideale per sperimentare nuove combinazioni di sapori e consistenze diverse e il loro utilizzo nella cucina di ultima generazione ne è un chiaro esempio. Amati proprio da tutti, con le nuove generazioni devono la loro popolarità anche grazie al loro utilizzo nella cucina etnica che negli ultimi anni si è diffusa a macchia d'olio su tutto il nostro Paese.
Quali sono i frutti di mare e come vengono classificati? Scopriamolo insieme!
Iniziamo col dire che i frutti di mare vengono suddivisi in due grandi gruppi: i molluschi e i crostacei.
I Molluschi
Sono animali privi di scheletro (sia interno che esterno) che possono essere racchiusi dentro a un guscio a una valva (molluschi gasteriopodi) o a due valve (molluschi bivalvi). Per i gusci a una valva vi sono le lumache di mare, la patelle e le pervinche mentre per quelle a due valve abbiamo le cozze, le ostriche, le capesante e le vongole. Parliamo di Cefalopodi indicando i molluschi privi di guscio e corazza, tra essi i più noti sono i calamari, i totani, le seppie e i polpi.
I Crostacei
A differenza dei molluschi, i crostacei presentano uno scheletro esterno e fra essi i più famosi sono i granchi, i gamberi, i gamberetti e le aragoste. In cucina l'utilizzo dei frutti di mare è estremante versatile: antipasti, primi, secondi e anche dolci particolari ma qual è il modo migliore per prepararli?
Cozze - La loro preparazione è piuttosto semplice: si inizia dalla pulizia togliendo la barbetta, i filamenti del bisso e la sporcizia depositata sul guscio. Successivamente si parte con l'apertura del guscio che, se fatto lentamente, sarà il frutto stesso ad espellere il loro liquido, prezioso alleato per condire il vostro piatto! Fate attenzione alle cozze chiuse, spesso sono avariate. Zuppe, crude, gratinate, sbollentante... date sfogo alla vostra fantasia!
Vongole - Prima della cottura, è necessario far aprire i loro gusci chiari. In una pentola calda e senza condimenti le vongole si apriranno e rigetteranno il loro liquido. Qui, vige lo stesso consiglio offerto nella preparazione delle cozze: riutilizzate il liquido marino per la vostra ricetta. Il sapore delicato e gustoso di questi frutti si presta perfettamente ad un piatto di pasta, ma si adatta anche alle zuppe a base di pesce. Ultima raccomandazione: le vongole necessitano di una pulizia accurata. Assaggiatele bene prima di condirle per non alterarne la sapidità.
Capesante - Si riconoscono per la loro conchiglia biancastra che racchiude il frutto bianco e arancione, chiamate rispettivamente noce e corallo. Per aprirle avvaletevi dell’uso di un coltello, come per le cozze, rimuovete le parti non commestibili e sciacquate il corpo con acqua, per eliminare i residui di sabbia. È fondamentale in questa fase non utilizzare calore: la capasanta eccessivamente cotta risulterà dura e gommosa. Con gli stessi presupposti, non tenetela in cottura per troppo tempo.
Cannolicchi - caratterizzati da un guscio allungato a forma di tubicino. Che necessitano di un’accurata pulizia dato che si depositano sul fondale marino. Ideali per sughi e zuppe.
Fasolari - dalla conchiglia rosso scuro, i fasolari hanno un sapore che ricorda le vongole e, come loro, si presentano in cucina all’interno di una zuppa di pesce o conditi con aglio e pomodoro ma spesso vengono consumati anche crudi con olio e limone.
Ce n’è per tutti i gusti, con un pizzico di fantasia ogni piatto sarà perfetto!